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La storia di Luca, il bambino salvato da Diego

Grazie al grande cuore di Diego, Luca Quarto oggi 36 anni, può raccontare la sua storia: “Gli devo la vita”.

La storia di Luca, il bambino salvato da Diego.

Aveva pochi mesi quando Maradona scese in campo per lui, per disputare una partita di beneficenza ad Acerra. Il raccolto di quella amichevole con l’Acerrana, il 18 marzo del 1985, ha consentito a Luca Quarto, 36enne di Napoli, di essere sottoposto ad una serie di delicati interventi chirurgici in Svizzera.

Luca, nato con una malformazione al palato, la labioschisi, non nasconde la commozione per la morte del Pibe de oro, che per lui era un ”secondo papà”.

Le parole del ragazzo: “Gli sarò grato per sempre. Ora mi sento come se avessi perso il mio secondo papà”.

L’uomo ha incontrato Maradona nel 2002, grazie alla trasmissione C’è posta per te di Maria De Filippi, dove ha potuto ringraziare di persona El Pibe de oro, che ricordava benissimo la sua storia.

La storia.

Acerra, gennaio 1985. In quel periodo, una delle riserve del primo Napoli del Pibe de Oro riceve una richiesta. Si tratta del suo amico Pietro Puzone. A contattarlo è un compaesano acerrano, disperato per uno dei suoi figli, malato e bisognoso di un’operazione che gli avrebbe salvato la vita: “Si può organizzare un’amichevole di beneficenza?”

Puzone sapeva quanto fosse stato difficile, ma un tentativo andava comunque fatto. Un tentativo che avrebbe potuto dare un futuro ad un bambino. Il presidente del Napoli, Corrado Ferlaino, non era d’accordo. Troppo rischioso mandare i propri calciatori su un campo fangoso di periferia, con la squadra che lottava per salvarsi.

Diego però volle aiutare quel bambino. El Pibe de Oro decide di pagare la clausola di 12 milioni di lire alla sua assicurazione, per giocare ad Acerra. Per rispettare una vita, per aiutare un bambino.

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