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Ristrutturazione stadi: Figc, Coni e Lega invocano l’intervento del governo

In una lettera indirizzata al governo è stato chiesto abbattimento della burocrazia per la ristrutturazione stadi

Snellimento della burocrazia e riduzione delle autorità interessate ai progetti. Sono queste, in sintesi, le richieste di Figc, Coni e Lega Serie A al governo per favorire gli interventi di ristrutturazione stadi.

I vertici del calcio e dello sport si sono rivolti direttamente al Presidente del Consiglio Conte, al Ministro dello Sport Spadafora, a quello dell’Economia Gualtieri e al ministro della Cultura Franceschini.

Innanzitutto hanno ricordato che attualmente gli impianti sportivi italiani sono obsoleti e arretrati rispetto a quelli europei. Di conseguenza, è necessario l’intervento dello Stato per facilitare le opere di ammodernamento.

Nel dettaglio, le istituzioni sportive italiane hanno evidenziato che sulla ristrutturazione stadi l’Italia è in affanno rispetto a Inghilterra, Germania e Francia.

Questo ritardo riguarda “ricavi medi, spettatori, modernità degli impianti, numero di nuovi stadi costruiti”. Il decreto legge Semplificazione non ha sbloccato la situazione. L’iter burocratico è ancora troppo complicato e “con troppi enti pubblici coinvolti”.

Figc, Coni e Lega hanno quindi lanciato l’allarme: “Non possiamo più aspettare”. La richiesta al governo è quella di aprire un tavolo di confronto per cambiare il sistema attualmente vigente.

Lo sport italiano non pretende fondi dallo Stato. L’obiettivo infatti è quello di arrivare ad una riforma che permetta di “semplificare l’iter per la costruzione e l’ammodernamento degli impianti”.

Riduzione dell’iter burocratico

La prima esigenza di Figc, Coni e Lega in tema di ristrutturazione stadi è quella di avere una burocrazia più agevole. In questo momento il procedimento consta di sette fasi. In Germania invece sono appena due, mentre la media europea è di quattro.

Tra i provvedimenti proposti al governo, c’è il riconoscimento diretto della realizzazione del progetto al soggetto proponente. Inoltre c’è bisogno di introdurre un’unica Conferenza dei Servizi.

Per i vertici del calcio e dello sport è auspicabile arrivare ad una procedura che limiti i controlli sul soggetto proponente. La prima approvazione potrebbe avvenire in tempi brevi, soffermandosi sul possesso di alcuni requisiti fondamentali. Dopodiché si passerebbe ad un’altra verifica con la presentazione del progetto definitivo.

Ristrutturazione stadi: ridurre il numero di autorità competenti

Gli interventi mirati ad una semplificazione burocratica per la ristutturazione stadi deve passare per un altro punto importante. Figc, Coni e Lega hanno proposto allo Stato una significativa riduzione degli enti interessati.

Sarebbe opportuno passare dalle attuali sei autorità ad un massimo di uno-due. Tutto ciò si potrebbe ottenere con l’introduzione di una commissione unica.

I club poi dovrebbero ottenere la piena titolarità dello stadio alla scadenza dei 99 anni della concessione. In questo caso le società di calcio potrebbero versare una somma agevolata o usufruire della proprietà a titolo gratuito.

Insomma, Figc, Coni e Lega ritengono che questi e altri provvedimenti siano vitali per dare nuovo slancio al nostro calcio in crisi. L’immobilismo e la burocrazia rischiano infatti di portare l’intero movimento al fallimento.

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