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Mertens si racconta, futuro e quel rapporto con Napoli…

Mertens, dal ritiro del Belgio, si racconta: “Non farò l’ allenatore, a Napoli vivo da re. In futuro…

Mertens si racconta, futuro e quel rapporto con Napoli…

Dries Mertens è tornato e non sembra essere un caso che il Napoli sia rinato proprio con il suo recupero. Decisivo a Roma con una bella doppietta, il folletto fiammingo, vuole trascinare gli azzurri alla qualificazione Champions.

Intanto, dal ritiro della propria Nazionale “Ciro” si racconta.

“A Napoli sono un re”

Immancabile il passaggio su Napoli e il suo rapporto con la città:

“Dopo il ritiro vivrò in Belgio, vedo troppo poco i miei nipotini. Ho parlato con Kat del nostro bellissimo appartamento a Napoli, vorrei tenerlo ma credo che sarà difficile. A Napoli comunque sono un re, è vero, ma basta poco per perdere il trono. Per ora sto vivendo una favola. 

Sono sempre aperto a nuove esperienze, anche in nuovi paesi, ma se hai qualcosa di bello devi tenertelo stretto e io a Napoli sono felice.

Non ho paura che la mia popolarità finisca dopo il calcio. Non ho paura che la gente si dimentichi di me”.

“Non farò l’ allenatore, troppo stressante!”

Mertens parla ancora del futuro dopo il calcio:

“Fare l’allenatore una volta smesso è troppo stressante. I mister sono sempre stanchi. Per ora voglio continuare a giocare, a volte credo di poterlo fare fino a 40 anni, altre penso ‘non ho ancora figli, se mi fermo posso viaggiare per il mondo. Sarebbe bello scoprire cose nuove anche se ora siamo in una bolla”.

Mertens racconta: “Non mi piace uscire dalle Coppe”.

Dries fa sapere anche che odia interrompere i percorsi coppe con il Napoli:

“Odio quando usciamo dalla Coppa Italia o dalla Champions: mi piace giocare tante partite con il Napoli”.

“Paternità difficile per un calciatore”.

Il numero 14 azzurro poi, racconta, anche della decisione di aspettare per quanto riguarda la paternità:

“Figli? Credo di essere più convinto di Kat. Negli ultimi anni, quella di aspettare è stata una scelta consapevole: come calciatore trovo difficile la paternità, ho bisogno del mio riposo e un enorme rispetto per i miei compagni di squadra che hanno dei bambini”.

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