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Nuovo format Coppa Italia, Gravina FIGC: “Esigenza per il calendario intasato”

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Nuovo format Coppa Italia, Gravina FIGC: “Esigenza per il calendario intasato”

Un calcio diverso è auspicabile secondo Gabriele Gravina, presidente della Federcalcio italiana. Intervenuto a “Radio Anch’io lo Sport”, il presidente della FIGC ha evidenziato due momenti che riguardano il calcio nostrano in questo particolare frangente: il grave problema economico e la nuova formula della Coppa Italia a partire dalla prossima stagione.

L’indebitamento nel calcio può portare al default

“Oggi il mondo del calcio ha raggiunto la soglia dei 5 miliardi di indebitamento, dobbiamo iniziare a mettere sotto controllo i costi. Mi sono permesso di dire che per la stagione 21/22 faremo una raccomandazione, che sarà inserita all’interno dei regolamenti delle singole leghe, di non superare la soglia dei costi della stagione 20/21 e poi ipotizzare un abbattimento dei costi dal 10 al 20 per cento all’anno nelle stagioni successive”.

Nuovo format della Coppa Italia

Per quanto concerne il nuovo format della Coppa Italia, come evidenziato da calciomercato.com, Gravina ha precisato:

“Credo pesi un errore strategico, di metodo di lavoro, che purtroppo contraddistingue spesso il mondo dello sport e del calcio: la scarsità di dialogo. Io penso che le componenti debbano parlarsi e confrontarsi un po’ di più, partecipando ai processi legati a una progettualità. Non c’è collegamento con la Superlega, ma soltanto l’esigenza oggettiva di un calendario intasato, di molte gare previste in più rispetto al passato, il mondiale 2022 che spezza la stagione. Bisogna parlarsi di più, la federazione si adopererà: una modifica del format la auspicavamo un po’ tutti, così c’è stato un errore di comunicazione e di metodo”.

Chi scrive ritiene che il nuovo format della Coppa Italia non sia un fatto temporaneo, ma duraturo nel tempo.

Inevitabilmente preclude, alle squadre di serie C, escluse dalla partecipazione in funzione delle nuove regole, il sogno di essere

in primo piano e di aspirare a finanziamenti significativi per aver fatto, nel caso, “l’impresa”.

Le prossime due stagioni del calcio saranno roventi

Si preannunciano due stagioni calcistiche piuttosto calde sia per il recupero di eventi agonistici rinviati, causa Covid,

sia per il grave problema dei costi nel calcio che ha portato alcune società lungimiranti, alla costituzione della Superlega

come antidoto al problema.

Sta di fatto che bisogna recuperare credibilità e dare alla gente il piacere e la voglia di godere del calcio, come era un tempo, quando si fremeva nell’attesa della partita.

La gente vuole un calcio pulito

I tifosi sono stanchi anche dello spettacolo indegno proposto nell’ultima di campionato con il protagonismo di alcuni direttori di gara coadiuvati da altri, addetti al ù.

Ben venga anche la cancellazione di questa tecnologia se utilizzata come strumento di offesa e non di equità di scelte.

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