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Riapertura stadi, Costa: “Settimana decisiva. La nostra proposta per le ultime due di campionato è del 10% della capienza totale”

Riapertura stadi, Costa: “Settimana decisiva. La nostra proposta per le ultime due di campionato è del 10% della capienza totale”

Riapertura stadi, Costa: “Settimana decisiva. La nostra proposta per le ultime due di campionato è del 10% della capienza totale”

Ai microfoni di Radio Punto Nuovo è intervenuto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Queste le sue dichiarazioni sul tema della riapertura degli stadi:

Sono ottimista. Credo che ci possano essere le condizioni per farlo. Parliamo di luoghi all’aperto, gli stadi sono luoghi sicuri e controllabili facilmente. Vorrei ricordare che abbiamo somministrato 24 milioni di dosi di vaccino finora ed ogni giorno ne vengono somministrate 500mila. Mille o duemila tifosi al Maradona, al Meazza, sono termini su cui si può fare un ragionamento. Sono convinto che questa possa essere una settimana decisiva su cui si esprimerà anche il CTS, ma dal momento in cui autorizziamo altri eventi all’aperto, fino a mille persone, penso che per una questione di coerenza, pensare di poter organizzare l’ultima partita di Serie A è possibile. Tuttavia, io uscirei dall’ottica mille-duemila persone, sposo di più il concetto delle percentuali, dipende dagli stadi

La proposta: accesso limitato al 10% della capienza totale

La richiesta della Lega è, per le ultime due giornate di campionato, del 10% della capienza totale, mi sembra piuttosto ragionevole e discutibile. Il concetto delle percentuali è stato acquisito, Europei al 25%, finale di Coppa Italia al 20%. Ci sto lavorando, oggi pomeriggio parlerò con Speranza anche di questo tema. Non voglio illudere, ma è una battaglia in cui credo e basata su numeri concreti. Non vi è dubbio sul fatto che il calcio ha fatto più volte da apri pista, la prima occasione in cui ci siamo espressi come Governo è stato per gli Europei. A seguire sono cominciati una serie di ragionamenti che hanno colpito altri settori, c’è un Paese che deve ripartire. Dobbiamo valutare i dati, ma mi pare che ad oggi c’è un miglioramento ed il piano vaccinale è in crescita. Sempre prudenza, senso di responsabilità e se ognuno fa la sua parte, in tempi rapidi si può gradualmente tornare alla normalità

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